La natura. L’aspetto incontaminato di quest’area protetta da solo basta per giustificare una visita. La storia. Dalle torri difensive medievali all’Abbazia di San Rabano: suggestioni da un passato che supera i secoli e gli eventi. Questo connubio diventa subito magia, incorniciato da delle spiagge davvero spettacolose. Benvenuti in Maremma.
La natura incontaminata del parco dell’Uccellina

Parco Naturale della Maremma – copyright Marco Bellucci
E’ possibile visitare il parco, ma su prenotazione. Il sabato e la domenica, invece, è possibile anche l’ingresso senza prenotazione: c’è un servizio di bus navetta ogni ora (la mattina, in andata, fino alle 12,30 e il pomeriggio, per il ritorno, fino alle 16). Info su orari e numeri utili.
Ci sono numerosi percorsi, caratterizzati da diversi livelli di difficoltà. Escursioni naturalistiche, gite a cavallo, in canoa, escursioni notturne e per l’osservazione di volatili. Ci sono itinerari più semplici (alcuni anche per portatori di handicap) e di più complessi: tuttavia non si raggiungono mai livelli troppo impegnativi.
Il parco si estende lunga la costa nel tratto compreso da Principina a Mare fino ad Orbetello. Quasi diecimila ettari di macchia mediterranea, dove l’uomo e il turismo di massa non riesce a modificarne l’aspetto: la sua sostanza incontaminata è, non senza sforzi, mantenuta e curata. Così come curati e mantenuti sono gli animali che qui sono liberi. Non è raro, infatti, imbattersi in cinghiali, caprioli, tassi e volpi, oltre algi eleganti fenicotteri e altri rappresentanti delle colonie di uccelli acquatici.
Per chi ama la natura, visitare il parco è un’esperienza davvero unica, da provare (e riprovare) almeno una volta nella vita.
Parco naturale della Maremma: spiagge
All’interno del parco omonimo sono collocate le Spiagge del Parco Naturale della Maremma. Le più famose sono la spiaggia di Colleungo, impreziosita da un bellissime e suggestive dune, e Cala di Forno, segnalata come una tra le 11 spiagge più belle d’italia. Due luoghi meravigliosi. Il mare è ovunque bellissimo, azzurro, cristallino e limpido, con fondali sabbiosi e digradanti, ideale per nuotare e fare il bagno. Al di là di qualsiasi luogo comune, qui il fascino è selvaggio ed incontaminato.
Durante gli orari di apertura (vedi sopra) è possibile raggiungere le due spiagge entrando nella riserva e percorrendo poi vari sentieri indicati all’ingresso. Infatti, l’automobile (o camper o moto che sia) deve essere lasciata presso il parcheggio di Marina d’Alberese: è questo appare scontato. L’atmosfera incontaminata non si ottiene a chiacchiere.
La storia e l’architettura: le torri e l’Abbazia di San Rabano
I pirati prima e il contrabbando poi era fenomeni abbastanza abituali in queste zone. I pirati, in accordo con i governi con i quali spartivano il bottino, non si limitano ad avventurosi assalti ad altre navi, e non erano certo confinati in località esotiche. Le scorribande anche nella costa erano un’altra allegra attività dei corsari. Finita l’epoca (e l’epopea) piratesca, sopraggiunsero i contrabbandieri. Per arginare entrambi i fenomeni nel corso del tempo sono state costruite fortificazioni, magari minimali da un punto di vista militare (semplici torri abitate da pochi o pochissime persone armate) ma altamente suggestive per l’occhio curioso del turista.
Arroccato, in parte distrutto eppure sempre fascinoso è invece il complesso abbaziale di San Rabano, posto a cavallo tra Poggio Lecci e Poggio Alto, risalente al XII secolo. Il percorso che conduce ad esso è considerato impegnativo (circa otto km di cammino), ma vale assolutamente la pena. Boschi, scorci meravigliosi e l’architettura medievale dell’abbazia sono il menu che vi attende.